PACdat

PACdat è una soluzione informatica per lo svolgimento del procedimento amministrativo connesso alla esecuzione di opere pubbliche progettate e realizzate mediante metodologia BIM.
Offre le necessarie funzioni collaborative fornendo la completa aderenza ai criteri di gestione a norma dei documenti formati nel corso del procedimento.

Decreto Ministro MIT n. 560 del 1.12.2017 modificato DM 312 ‐ 02.08.2021
ACDAT: “Un ambiente digitale di raccolta organizzata e condivisione di dati gestiti attraverso specifici flussi di lavoro e strutturati in informazioni relative a modelli informativi ed elaborati digitali prevalentemente riconducibili ad essi, corredato da flussi di lavoro a supporto delle decisioni, basato su un’infrastruttura informatica la cui condivisione è regolata da precisi sistemi di sicurezza per l’accesso, di tracciabilità e successione storica delle variazioni apportate ai contenuti informativi, di conservazione nel tempo e relativa accessibilità del patrimonio informativo contenuto, di definizione delle responsabilità nell’elaborazione dei contenuti informativi e di tutela della proprietà intellettuale”

Nuovo codice appalti (dlgs 36/2023):
Articolo 43. - Metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni.

"A decorrere dal 1° gennaio 2025, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti adottano metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti per importo a base di gara superiore a 1 milione di euro. La disposizione di cui al primo periodo non si applica agli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, a meno che essi non riguardino opere precedentemente eseguite con l’uso dei suddetti metodi e strumenti di gestione informativa digitale."

Il Decreto Ministeriale 1 dicembre 2017, n. 560 (Decreto BIM) e successive modifiche ha introdotto nella legislazione italiana una importante innovazione nell'ambito degli appalti pubblici definendo precise scadenze per l'adozione della metodologia "Building Information Modeling" in merito alla realizzazione delle opere pubbliche.
In particolare, la metodologia BIM è divenuta obbligatoria già dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro e gradualmente sarà estesa fino ad importi a base di gara pari a 1 milione di euro.
In pratica, dal gennaio 2025 tutte le opere pubbliche soggette ad interventi di valore pari o superiore al milione di euro devono essere appaltate in modo da essere realizzate secondo quanto previsto dalle procedure BIM.

L'introduzione della metodologia BIM impone alle stazioni appaltanti di adeguare conseguentemente le proprie modalità di gestione degli appalti e in concreto di dotarsi di competenze e strumenti informatici per la gestione dei contenuti digitali nell'ambito di un formale procedimento unicamente telematico.
Tra questi strumenti particolare rilevanza riveste l'ACDat.

L’ ACDat o CDE che dir si voglia in gergo anglosassone, nell'ambito della metodologia BIM è di fondamentale importanza perché è il “luogo informatico” dove si raccolgono in modo organizzato, si condividono e si approvano formalmente i documenti relativi all’opera da realizzarsi.
In altre parole è dove risiedono le informazioni digitali necessarie per la realizzazione dell’appalto, ma sopratutto dove il RUP designato svolgerà il procedimento formale che prevede la consegna, la verifica, la condivisione, la approvazione e la pubblicazione dei documenti.

PACDAT A3 web.pdf 

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